MANGIAPECCATI
deceduto

Vero Nome: Stan Carter

Identità/Classe: Semplice umano

Affiliazioni: Nemico dell' Uomo Ragno, ex agente S.H.I.E.L.D.

Occupazione: Assassino, ex agente dello spionaggio, ex detective di polizia

Base di Operazioni: New York

Poteri: Nessuno

Storia: In alcune culture vi è una leggenda su una persona nota come il "Mangiapeccati". Quando muore una persona il suo corpo viene ricorperto di frutti e altri generi commestibili. Il cibo si presume rappresenti i peccati del defunto. Il Mangiapeccati consuma il cibo, mondando l' anima del defunto.
Stan Carter era un agente dell' organizzazione spionistica S.H.I.E.L.D. che lavorava nel reparto ricerca e sviluppo. Fu uno dei numerosi volontari a cui vennero iniettate droghe sperimentali progettate per accrescere la forza e la resistenza di una persona. Carter a causa di ciò divenne un violento e mise a repentaglio l' incolumità di alcune persone. Il programma venne dunque bloccato perchè troppo pericoloso e Carter rassegnò le dimissioni. Non c' era più alcuna traccia di droga nel suo organismo. Entrò nel dipartimento di polizia di New York e raggiunse ben presto il grado di detective. La morte del suo partner per mano di alcuni giovani criminali lo portò alla depressione e all' alcool, riattivando gli effetti della droga. Nacque in lui l' ossessione di distruggere le persone che a suo dire avessero abusato della loro autorità e si fossero così macchiati del peccato. Decise dunque di mondare i peccati del mondo. Comprò un costume improvvisato e un fucile a doppia canna e creò l' identità del Mangiapeccati.
La sua prima vittima fu il capitano di polizia Jean DeWolff, da cui Carter aveva ricevuto una delusione amorosa e la cui morte attirò l' attenzione dell' intera città, inclusa quella dell' Uomo Ragno, amico della DeWolff. Ironicamente proprio a Carter, nel suo ruolo di agente di polizia, venne assegnato l' incarico di trovare l' assassino della DeWolff e di lavorare fianco a fianco dell' Uomo Ragno. Col suo primo omicidio il Mangiapeccati aveva rubato il distintivo della DeWolff, creando così il precedente di prendere un oggetto personale di ogni vittima, un oggetto da associare al "peccato" del defunto. La seconda vittima di Carter fu il giudice Horace Rosenthal, un amico di Matthew Murdock, alias l' eroe mascherato Devil. Nel lasciare la scena del crimine Carter incontrò l' Uomo Ragno e gli sparò, uccidendo un passante innocente. Carter fuggì quando l' Uomo Ragno indugiò per essere certo che sua zia, confusa in mezzo alla folla, fosse salva.
La seguente vittima del Mangiapeccati fu un prete di colore, la qual cosa creò una forte indignazione pubblica. Poco dopo un uomo travestito da Mangiapeccati irruppe negli uffici del Daily Bugle in cerca del direttore J. Jonah Jameson. Venne catturato, ma una volta smascherato si rivelò essere il vicino di Carter, un uomo mentalmente disturbato di nome Emil Gregg che aveva sentito dal suo appartamento Carter che pianificava i suoi omicidi. Gregg credeva di aver sentito delle voci che lo spronavano a commettere un omicidio.
Grazie ai suoi sensi sviluppati Devil capì che Gregg non era il Mangiapeccati. Esaminando il suo appartamento lui e l' Uomo Ragno scoprirono una porta che conduceva nell' appartamento di Carter e trovarono l' armamentario del Mangiapeccati. Realizzando che Jameson sarebbe stato la prossima vittima di Carter, i due supereroi si precipitarono nell' appartamento dell' editore giusto in tempo per salvare Betty Leeds, una segretaria del Bugle ospite in quel momento. L' Uomo Ragno si sentì tradito da Carter e iniziò a pestarlo brutalmente. Ma Devil impedì che l' Uomo Ragno, nel suo accesso di rabbia, lo uccidesse. Consegnato alla polizia Carter subì l' assalto di numerose persone infuriate con lui, tra cui il padre di Jean DeWolff, e che volevano linciarlo. Ma fu proprio l' Uomo Ragno stavolta a salvarlo.
Dopo essere stato per qualche mese in un istituto psichiatrico, Carter venne dichiarato definitivamente guarito e tornò a casa. Ciò creò una forte indignazione pubblica e l' Uomo Ragno andò a trovarlo. Ma non appena l' eroe vide Carter rimase sconvolto: il suo brutale pestaggio di qualche tempo prima aveva permanentemente indebolito il fisico di Carter, causandogli la frattura di svariate ossa, parziale sordità e alcune emorragie interne. Poco dopo Spidey se ne andò, solo per affrontare il suo vecchio nemico Electro. Dopo aver subito una cocente sconfitta da parte di quest' ultimo, Spidey venne accerchiato da alcune persone con cattive intenzioni. Ma, per ironia della sorte, fu proprio Carter ad intervenire in suo aiuto e a permettergli di fuggire.
A causa della sua pessima reputazione, nessuno cercava più i servigi di un pur abile poliziotto come Carter ed egli fu costretto a rivolgersi ad un agente letterario senza scrupoli che intendeva fargli scrivere un libro sulle sue imprese da Mangiapeccati. Questo riportò alla luce quei terribili giorni ed ancora una volta il suo violento alter ego venne alla luce. Dopo aver preso in ostaggio un bambino, Carter rivolse la sua attenzione agli agenti della polizia. Ma venne colpito da numerosi colpi di fucile. Si scoprì poi che il fucile che Carter usava era scarico, l' ultima parola era toccata a lui e non al Mangiapeccati.

Creatori: Peter David/ Rick Buckler

Prima apparizione: Spectacular Spider-Man 107 (In Italia su Uomo Ragno 64)

Successive apparizioni: Spectacular Spider-Man 108/110 (Uomo Ragno 65/66);
Spectacular Spider-Man 128 (Uomo Ragno 84);
Spectacular Spider-Man 134/136 (Uomo Ragno 88)